La vita di Vinicio Diamanti

Vinicio Diamanti nasce a Roma negli anni 30, da genitori entrambi romani, e da sempre abita nel quartiere Prati.
A 18 anni viene riformato al militare, poichè non abbastanza uomo. L'omosessualità di Vinicio, sebbene non compresa, viene difesa dai suoi familiari che lo considerano un artista.
A venti anni studia canto, e frequenta la facoltà di Medicina, che presto abbandona. In quegli anni conosce il suo grande amore, Mario, col quale instaura una tormentata storia sentimentale che durerà 15 anni e si concluderà con la morte dell'amante.
Gli anni '50 e '60 sono anni di relazioni nascoste e nottate passate tra il Circo Massimo e il Colosseo, negli orinatoi ("Luoghi mitici per una certa omosessualià"), alla ricerca di forti emozioni ("Eh si, si scopava tanto!"). La polizia identifica e trattiene spesso Vinicio, che viene sempre rilasciato.
Si scopre da subito una persona molto effeminata (" ... penso di esser nato uomo per sbaglio ...") ma non pensa mai di operarsi. Inizia anzi a fare teatro e rende questa caratteristica un punto di forza dei suoi personaggi. Conosce e apprezza altri omosessuali che interpretano ruoli da travestito (la Cordero, George o'Brian, Dominot, Giò Staiano) ed affina la sua professione di attore.
Inizia dall'avanspettacolo, negli anni '50 facendo ruoli en travestì: canta, balla, fa la soubrette, all'Ambra Jovinelli, al Principe di via Cola Di Rienzo, all'Oriente, all'Espero, quasi tutte sale che non esistono più.
Negli anni '60 passa al teatro e al cinema, di fianco ad artisti del calibro di Franco Enriquez, Enrico Maria Salerno, Giancarlo Cobelli, Manuela Kusterman, Giancarlo Nanni, Memè Perlini. Con Pippo Di Marca in particolare reciterà tutto Genet. Molte sono le tournèes che lo vedranno sui palchi di tutta Italia.
Negli anni '70 irrompe nel teatro d'avanguardia, e con Memè Perlini al teatro La Piramide appare nudo in scena in Eliogabalo ("Quanto freddo che ho patito!"). Lavora anche con la Moriconi e con Gassman.
Vinicio ha sempre preferito lavorare a teatro invece che al cinema, sebbene abbia partecipato a diversi film (Il Vizietto, Delitto al Blue Gay, etc.). Fellini lo avrebbe voluto per La Dolce Vita, ma Diamanti è costretto a rifiutare: troppo allettanti i mesi da passare in tournèe rispetto ai pochi giorni di presenza su un set.
Negli ultimi anni si diletta come raffinata drag queen in feste e serate romane per intenditori. Memorabili le sue partecipazioni al Dissacranze - RadioDD Festival nel 2006, e al concerto degli Spiritual Front nel 2007.
Vinicio si spegne il 23 dicembre 2009.